Quali sono le spese detraibili e deducibili 2020?
Prima di rispondere alla domanda è bene chiarire che, ogni anno nella dichiarazione dei redditi, si possono indicare le spese sostenute durante il periodo d’imposta precedente che consentono di ottenere agevolazioni fiscali che modificano il risultato finale della dichiarazione.
Le spese che vanno indicate nella dichiarazione sono sostenute dai contribuenti anche per i familiari a carico, come le spese sanitarie, per i veicoli destinati alle persone disabili, per l’acquisto di cani guida, per interventi di ristrutturazione, adeguamento sismico o di risparmio energetico.
Diverse spese, come ad esempio quelle sostenute per ragioni di salute, per l’istruzione e per gli interessi sul mutuo dell’abitazione, possono essere usate per diminuire l’imposta da sostenere. In questo caso si parla di detrazioni.
La percentuale di detrazione cambia in base al tipo di spesa. Nella maggior parte dei casi è previsto il 19%, per altri il 50% come per le spese di ristrutturazione edilizia.
Nel caso di incapienza, vale a dire quando l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni, alle quali si ha diritto, la parte di detrazione che supera l’imposta non può essere rimborsata.
Ci sono eccezioni sulle detrazioni relative ai canoni di locazione, sull’affitto dei terreni agricoli ai giovani e l’ulteriore detrazione per figli a carico per i quali e in alcuni casi è possibile ottenere il rimborso.
Per alcune tipologie di spese, tra cui i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari o erogazioni in favore di enti pubblici no profit, si parla di deduzioni.
Come indicare spese nella dichiarazione dei redditi
Come già detto, alcune spese previste dalla normativa e sostenute dal contribuente, si possono detrarre o dedurre indicandole nei quadri della dichiarazione dei redditi.
Nel modello 730 si usa il quadro E (oneri e spese). Nel modello Redditi si usa il quadro RP (nel caso in cui il contribuente non può presentare il modello 730.
Proroga pagamenti tracciabilità spese sanitarie 2020
Nessuna Proroga! Salta la proroga dell’obbligo di tracciabilità per le detrazioni fiscali 2020. Per le spese sostenute dal 1° gennaio è necessario aver pagato con carte o bancomat.
Nella legge di conversione del Decreto Milleproroghe 2020 non ha trovato posto l’emendamento annunciato dal Governo per rinviare l’obbligo di usare solo bancomat, carte o bonifici per pagare le spese ammesse in detrazione fiscale.
Spese detraibili 730 anno 2021
La scadenza per la presentazione del modello 730/2021 è il 30 settembre, ma è possibile utilizzare la precompilata sul portale dell’Agenzia delle Entrate già dal 10 maggio 2021.
Le spese mediche e sanitarie rientrano tra le voci di spesa che consentono di ottenere una riduzione dell’imposta da versare.
Per assicurarsi che sia effettivamente possibile beneficiarne, bisogna considerare tre aspetti:
- la tipologia dei costi sostenuti
- la somma totale
- la modalità di pagamento
Quest’anno, infatti, bisogna tenere presente che è stata introdotta una regola fondamentale: la Legge di Bilancio 2020 stabilisce che sono detraibili solo le spese pagate con metodi tracciabili.
I pagamenti in contanti non danno diritto allo sconto IRPEF, ma esistono delle eccezioni che si riferiscono ad alcune tipologie di spese sostenute per la salute.
La Legge n. 160 del 2020 art 1 comma 679, ha stabilito l’obbligo di tracciabilità e al comma 680 ha determinato i casi di esclusione:
- acquisto medicinali
- dispositivi medici
- prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche
- prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale
Quali sono le spese mediche e sanitarie 2020 da inserire nel modello 730/2021 per la detrazione?
Per beneficiare delle detrazioni per le spese mediche e sanitarie bisogna verificare il limite minimo di spesa da raggiungere: occorre superare i 129,11 euro per accedere allo sconto IRPEF.
Si tratta di quella che si definisce franchigia e la detrazione si applica solo agli importi che superano questa cifra.
Per sapere a quanto ammonta la riduzione dell’imposta bisogna sommare tutte le spese mediche e sanitarie che danno diritto allo sconto IRPEF, sottrarre 129,11 euro e sul totale applicare il 19% di detrazione.
Se la somma superano complessivamente i 15.493,71 euro, la detrazione può essere suddivisa in quattro quoti annuali uguali.
Le voci che è possibile includere nel calcolo sono:
- prestazioni chirurgiche
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni
- prestazioni specialistiche
- acquisto o affitto di protesi sanitarie
- prestazioni rese da un medico generico
- ricoveri collegati a un’operazione chirurgica o a degenze
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica
- spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa)
- spese relative al trapianto di organi
- importi dei ticket pagati
Si possono includere nella lista anche:
- assistenza infermieristica e riabilitativa
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o terapia occupazionale
- importi dei ticket pagati, se le spese sono state sostenute nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
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